Animali Anziani

Prendersi Cura degli Animali Anziani

Mediamente cani e gatti sono considerati anziani a partire da 8-12 anni di età. Ovviamente molto dipende dalla taglia e dalla razza del nostro animale. La durata della vita dipende inoltre da una gestione migliore possibile dell’animale. Vaccinazioni regolari, trattamenti antiparassitari, sterilizzazione, trattamento tempestivo delle malattie, una buona dieta sono tutti ottimi presupposti per migliorare la qualità della vita del nostro animale e la sua durata. L’animale che invecchia diminuisce la sua attività, tende ad alzarsi con maggior fatica, diminuisce l’appetito, aumenta le ore di sonno. Raggiunta una certa età sono consigliabili visite semestrali dal veterinario, che può valutare lo stato di salute dell’animale e proporre eventuali esami collaterali qualora ne valutasse la necessità: è comunque buona norma:

  • Semestralmente eseguire un check-up ematico per valutare la funzionalità dei vari organi. Molto spesso infatti gli esami del sangue mettono in luce problematiche che il cane od il gatto non manifestano ancora sintomatologicamente ma che è meglio iniziare a trattare per evitare l’insorgenza di malattie senili, come l’insufficienza renale o quella epatica
  • Esame cardiologico per valutare la funzionalità cardiaca
  • Adeguare l’alimentazione con diete formulate appositamente per l’età anziana
  • Avere cura della salute dentale. L’igiene orale è molto importante non solo per una minor alitosi ed per diminuire le patologie del cavo orale, ma anche per prevenire malattie cardiache e renali. Se un animale è predisposto al deposito di tartaro sarebbe meglio effettuare una pulizia dei denti una volta l’anno a partire dagli 8 -10 anni onde evitare stomatiti, gengiviti ed eventuali cadute dei denti
  • Continuare i trattamenti antiparassitari contro pulci, zecche e zanzare, e contro vermi intestinali e cardiofilariosi . L’animale anziano non diventa immune da questi e sarebbe controproducente interrompere dei trattamenti effettuati per tutta la vita
  • Controllare bene le unghie. Camminando meno tendono a crescere irregolari creando ancor più disagio all’animale che molto probabilmente già mostra una deambulazione deficitaria.

Sintomi che possono fungere da campanello d’allarme per il proprietario possono essere:

  • Improvvisa perdita di peso
  • Importante inappetenza
  • Diarrea e vomito frequenti
  • Aumento della richiesta d’acqua con aumento della produzione di urina
  • Difficoltà di defecazione
  • Difficoltà nel mangiare
  • Minor resistenza all’esercizio
  • Comparsa di tosse
  • Difficoltà di alzarsi o di coricarsi, o addirittura zoppia
  • Comparsa di noduli, masse o tumefazioni
  • Disorientamento
  • Comportamenti insoliti

L’età avanzata inoltre non è più un impedimento all’anestesia. Esistono infatti circuiti anestesiologici per animali geriatrici che hanno ridotto di molto il rischio anestesiologico. Questo, unito ad esami preoperatorii ematici e cardiologici permettono di valutare al meglio la fattibilità o meno di un’induzione anestesiologica e di pianificare con più tranquillità gli interventi chirurgici. Non si deve dunque rinunciare a priori ad un intervento che può migliorare la vita del nostro animale. E’ giusto che l nostri animali abbiano dunque tutte le garanzie per vivere una serena anzianità, senza far loro mancare nessun aiuto che possa renderla meno difficoltosa. E’ un gesto di responsabilità e di affetto nei loro confronti.