Sterilizzazione
La sterilizzazione chirurgica ha assunto un ruolo fondamentale per le conseguenze positive sulla salute degli animali.
L’utilizzo di anestetici ed analgesici moderni rende inoltre l’intervento molto più sicuro e molto meno stressante e doloroso per l’animale. Prima di procedere alla sterilizzazione si esegue comunque un’accurata visita clinica per valutare lo stato di salute dell’animale, effettuando eventualmente uno screening ematico e cardiologico se il veterinario lo reputerà necessario, in base all’età e alle condizioni fisiche del soggetto.
CANE
La sterilizzazione del maschio
Nel cane maschio la sterilizzazione consiste nell’asportazione dei testicoli, detta Orchiectomia. L’intervento porta numerosi benefici all’animale, sia sulla sfera comportamentale sia come prevenzione di possibili patologie quali:
- patologie prostatiche ( iperplasia benigna, cisti, prostatiti, tumori )
- ernia perineale
- i tumori testicolari
- patologie delle ghiandole del complesso anale ( sacculiti, adenomi, tumori )
- malattie infettive a trasmissione sessuale
La sterilizzazione non comporta alcun cambiamento sul carattere dell’animale ma solo sui comportamenti legati alla sfera sessuale. Non si ha un cambiamento dell’appetito e la tendenza ad ingrassare può essere tenu8ta sotto controllo mediante l’assunzione di alimenti formulati appositamente per animali sterilizzati.
L’intervento si può eseguire a qualunque età, purchè non esistano controindicazioni all’anestesia. E’ consigliabile comunque effettuarlo a 10 mesi di età, quando l’animale non ha ancora sviluppato abitudini comportamentali spiacevoli e le condizioni fisiche sono ottimali.
La sterilizzazione della femmina
Nella femmina la sterilizzazione consiste nell’asportazione delle ovaie ( ovariectomia ), delle ovaie e dell’utero (ovario isterectomia ) a seguito della quale si ha una cessazione completa dei cicli estrali. La sterilizzazione comporta numerosi vantaggi all’animale:
- eliminazione della possibilità di gravidanze indesiderate
- prevenzione di patologie uterine ( endometrite, piometra, tumori )
- prevenzione dei tumori mammari di origine endocrina se praticate tempestivamente
Essendo molti i benefici a seguito dell’intervento, questo dovrebbe diventare una routin, a meno che ovviamente non si desiderino dei cuccioli.
Il periodo migliore per intervenire tempestivamente è intorno ai 6 mesi di vita, quando l’animale gode di ottima salute e non è troppo grassa. Così facendo si riduce l’incidenza di tumori mammari del 93%. La sterilizzazione inoltre, effettuata a qualsiasi età, evita lo sviluppo di una piometra, ovvero una grave infezione in seguito alla quale l’utero si riempie di pus, e che richiede necessariamente un intervento chirurgico, spesso d’urgenza, per salvare la cagna. Come per il maschio, non si hanno alterazioni caratteriali e sull’appetito.
E’ consigliabile eseguire l’intervento durante l’anestro per evitare una maggior tendenza al sanguinamento che si avrebbe invece nel periodo di calore, legata ad una maggior iperemia dell’apparato genitale, fatto che può complicare l’intervento.
GATTO
La sterilizzazione del maschio
Come per il cane, anche per il gatto maschio la sterilizzazione comporta numerosi vantaggi sia sul comportamento che sulla salute:
Diminuisce sensibilmente l’istinto di allontanarsi da casa ed eventualmente confrontarsi con altri maschi, con minor rischio di poter essere vittima di incidenti e di contrarre malattie infettive come la FeLV e la FIV.
Nell’ambiente domestico si riduce del 90% il fastidioso atteggiamento di marcatura del territorio e l’urina perde notevolmente l’odore intenso tipico dei maschi non sterilizzati.
Con la sterilizzazione si influisce sulla produzione del testosterone, ormone responsabile del comportamento legato alla sessualità del maschio, non avendo invece influenza sull’indole del gatto e dunque non alterando in alcun modo i suoi comportamenti e le sui abitudini: il gatto dunque non sarà più apatico, non avrà maggior appetito e non cambierà il suo temperamento.
La sterilizzazione, pur potendo essere eseguita ad ogni età, è consigliabile effettuarla intorno agli otto mesi di età ( o quando si nota che l’animale inizia a manifestare atteggiamenti da gatto sessualmente maturo ), per evitare l’instaurasi di cattive abitudini.
La sterilizzazione della femmina
Per la gatta la sterilizzazione assume ancora più importanza che per la cagna. Questo per il diverso ciclo estrale che nel gatto assume andamento stagionale, manifestandosi almeno una volta al mese nei mesi di luce ( poiché influenzata da un fotoperiodismo positivo ) Con la sterilizzazione si prevengono gravidanze indesiderate, continui miagolii legati al ciclo estrale e patologie importanti come endometriti/piometre e tumori mammari (se effettuata prima della pubertà) . La sterilizzazione viene infatti eseguita preferibilmente a 5- 6 mesi di età, prima del primo calore, riducendo del 91% il rischio di insorgenza del tumore mammario. Questa percentuale si riduce col passare dei mesi e dei calori, diventando solo dell11% intorno ai due anni di età.
L’intervento si effettua o asportando solo le ovaie (ovariectomia) o asportando sia le ovaie che l’utero (ovaroisterectomia) : entrambi gli interventi eliminano la comparsa di successivi calori e possibili gravidanze. La scelta di togliere l’utero viene effettuata in base all’età della gatta, delle eventuali gravidanze o patologie pregresse e delle condizioni dell’utero che il chirurgo potrà eventualmente valutare in sede intraoperatoria.
La sterilizzazione non comporta alcuna alterazione del comportamento e dell’affetto della gatta nei confronti del proprietario, mantenendo la personalità e le proprie abitudini, perdendo solo ed esclusivamente quelle manifestazioni comportamentali tipiche della gatta non sterilizzata. Poiché in genere la sterilizzazione coincide con il raggiungimento del completo sviluppo fisico, i fabbisogni alimentari diventano inferiori e può essere necessario limitare la quantità di cibo che si lascia a disposizione della gatta per prevenire problemi di obesità.
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